Article by Pier Giorgio Massaretti, in: Città mediterranee in trasformazione. Identità e immagine del paesaggio urbano tra Sette e Novecento, edited by Alfredo Buccaro, and Cesare de Seta. Naples: Edizioni Scientifiche Italiane, 2014, 1085-1098. Conference proceedings, „VI Convegno Internazionale di Studi. 7. Le trasformazioni del paesaggio nella fotografia e nella cinematografia“, organized by CIRICE (Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea). Naples, March 13-15, 2014.
Pier Giorgio Massaretti, University of Bologna, piergiorg.massaretti@unibo.it
La prima edizione di questo testo è apparsa negli atti del VI Convegno Internazionale di Studi del CIRICE – Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea − Università di Napoli Federico II, (Napoli, 13-15 marzo 2014), dal titolo: Città mediterranee in trasformazione. Identità e immagine del paesaggio urbano tra Sette e Novecento, a cura di A. Buccaro e C. de Seta (Collana: Polis, 6; Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane, 2014; pp. 1216; ISBN 9788849528145), all’interno della sessione 7, Le trasformazioni del paesaggio urbano nella fotografia e nella cinematografia, coordinatori: F. Capano, M. Iuliano, pp. 1085-1098. Il Convegno, aperto a studiosi di ambito nazionale e internazionale, si poneva l’obiettivo di fare il punto sulla storiografia riguardante la città mediterranea in età contemporanea, con particolare riferimento alla sua identità, struttura e immagine, dall’inizio dell’industrializzazione all’età post-illuminista e borghese, fino ai temi inerenti l’evoluzione/involuzione del territorio e del paesaggio post-industriale, nonché lo sviluppo del modello turistico tra Otto e Novecento.
[Dall’Introduzione]
Nell’ottobre 1938, all’apice del successo nazionale e della notorietà internazionale che investiva il suo trasversale governatorato in Libia, Italo Balbo diede inizio all’epocale trasmigrazione «di massa» dei coloni rurali nazionali nell’oltremare italiano. E con intelligente capacità manageriale, attivò parallelamente una mirata compagna fotografica destinata a divulgare tale “biblico” passaggio del Mediterraneo da parte di oltre ventimila contadini italiani, così impegnati nella spettacolare «colonizzazione demografica» della Libia. Una puntuale rendicontazione visiva elaborata in oltre duecento scatti in bianco e nero (in parte depositata presso l’oggi irraggiungibile “Archivio Fotografico” dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Roma). Un pacchetto fotografico poi opportunamente selezionato per allestire l’edizione straordinaria del numero unico della rivista «Libia», 1939 (a cui farò riferimento), dall’illuminante titolo: I ventimila. Documentario fotografico della prima migrazione in massa di coloni in Libia per il piano di colonizzazione demografica intensiva – Anno XVI/1938.
Se, in ambito nazionale ed internazionale, l’ancora troppo rarefatta bibliografia di settore ha comunque già restituito con precisione le complesse dinamiche di fondazione “materiale” del network di quei villaggi e presidi agricoli libici che ancor’oggi costituiscono un patrimonio testimoniale di grande interesse disciplinare, con questa mia puntuale indagine intendo invece concentrarmi nella microscopica ottimizzazione del modello di ri-fondazione “immateriale” degli stessi territori, ed icasticamente rappresentato da quel raffinato apparato fotografico ed iconografico che venne, con rara cura retorica e spettacolare, appositamente sviluppato.
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Il villaggio “Oliveti”. Fonte: I ventimila. Documentario fotografico della prima migrazione in massa di coloni in Libia per il piano di colonizzazione demografica intensiva – Anno XVI/1938, numero monografico della rivista «Libia», del 1939.